Tale padre...

6 Maggio, 2024

Si rigira tra le dita il biglietto con filigrana che le è stato recapitato per posta, se non fosse perfettamente conscia dello stemma impresso sopra avrebbe pensato ad uno scherzo di pessimo gusto.

Suo padre sarebbe felice di incontrarla. Cordiali saluti.

Una riga scarsa che trasuda perfettamente quello che è il loro rapporto. Inesistente. A questo pensa mentre attende all'interno del locale discreto e indubbiamente di buon gusto che le è stato indicato per l'appuntamento, chiedendosi anche, cosa di preciso l'abbia spinta fino a lì se la rabbia, il rancore o la semplice curiosità

Samuel si dimostra da subito un uomo puntuale e tutto d'un pezzo, abbastanza in vista da potersi permettere una sala in un locale del genere così da non essere disturbato durante il suo appuntamento.
Kim non lo saluta ne si alza, inchiodandogli addosso due occhi accusatori e diffidenti dall'istante esatto in cui l'ha sentito entrare. Lui dal canto suo non pare farci caso, o forse decide semplicemente di soprassedere ed entrambi rimangono a fissarsi per un tempo imprecisato fino a che il silenzio non viene rotto.

- Cosa vuoi?
-Vederti.

Una parola che ha la capacità di farla ridere. Una risata sprezzante, carica di tutto l'astio che per anni ha covato dentro.

- Che cazzata.

Anche lui ride e nonostante il rancore Kim non può fare a meno di comprendere da chi ha ereditato il modo di fare. Lo osserva ancora, chiusa nel silenzio ostinato di chi non vuole parlare per prima.

- Conoscendo l'odio di tua madre mi aspettavo un'accoglienza meno diplomatica, son perfettamente consapevole di come Haley non mi abbia mai perdonato.
- Se mi hai fatto venire fino a qui per parlare di lei me ne vado. 
- So cosa ha fatto quando il gene si è manifestato..
- e allora sai perchè non la devi nominare.

E' una risposta istintiva, che tradisce più di quanto lei è disposta a concedere, ma lo sguardo non vacilla al contrario si infiamma nel vedere negli occhi altrui comprensione. 

- Senti, se ti fosse interessato qualcosa di tua figlia prima o dopo la manifestazione del gene, ti saresti fatto vivo molto tempo fa.  Non raccontarmi cazzate ne prova ad intortarmi vestendo i panni del padre ritrovato. Cosa vuoi?

Tutto in Sam tradisce disappunto, Kim glielo legge addosso senza che lui abbia alcun bisogno di manifestarlo, mentre lo sguardo che gli restituisce è puro e semplice disprezzo.

-  Hai ragione. Haley ed io abbiamo scoperto troppo tardi di avere una visione completamente diversa di quello che avremmo voluto essere nella nostra vita. Lei avrebbe voluto accontentarsi di quel poco che avevamo per poter avere una vita tranquilla.. mentre io, come puoi vedere, no. 
 Va detto, che tua madre c'ha messo del suo per farti crescere senza un padre. Non serve che ti ricordi di come l'odio sia una bestia infida e che la verità è facile da manipolare a proprio vantaggio . Dovresti saperlo bene. no? oppure nel tuo lavoro non saresti arrivata dove sei ora.

Una frase come un'altra, se non fosse per l'allusione finale che fa risuonare un campanello d'allarme, costringendola a rivalutare all'improvviso tutte le idee fatte su quell'uomo fino a quel momento per valutarlo in un'ottica del tutto nuova. Il sorriso soddisfatto e felino che Sam le rivolge è solo la conferma di quanto già aveva intuito.

- E' così dunque. Mi pare di capire che le tue mani arrivino più lontano di quanto mi aspettassi. Son impressionata.

La risposta è gelida e lo sguardo rispecchia alla perfezione l'elemento che più di tutto le è affine. Si sporge appena sul tavolo, verso il padre che la guarda dall'alto in basso e la studia con la strafottenza di chi è abituato ad averla vinta sempre e comunque. In un modo o nell'altro.

- Ricordati, che non sei l'unico a sapere giocare a questo gioco, Sam, devi stare molto attento. 
Dammi un motivo, uno solo e faccio crollare il bel castello che ti sei costruito, pezzo dopo pezzo.

Fa per alzarsi, gesti misurati e privi della foga di chi ha intenzione di ritirarsi da quello scontro come perdente. S'appoggia al tavolo e lo fissa costringendolo a tirare su lo sguardo per poterla guardare negli occhi.

- Quanti dei tuoi amici vorrebbero ancora avere a che fare con te se sapessero come, inspiegabilmente, alcune delle informazioni che gentilmente ti han dato in cambio del tuo lavoro pulito e preciso siano arrivate alle orecchie di concorrenti esteri? mh?

Nel sorriso di Kim, Sam non può fare a meno di rivedersi e ritrovare in lei molto più di quanto avrebbe voluto.